3 agosto 2014
AL VIA LA PRESIDENZA BRIZIO
L’Unione più operativa: arrivano dai Comuni i primi dipendenti
Dal 1° aprile 2014, per l'Unione del Ciriacese e del Basso Canavese, prende
il via la Presidenza del Sindaco di Cirié, Francesco Brizio.
Si tratta della terza presidenza, che segue quella di Roberto Viano e di
Eligio Chiaudano.
"In questi anni l'Unione è cresciuta e si è consolidata - spiega Francesco
Brizio -. Abbiamo saputo tradurre in realtà un lavoro di collaborazione e di
sinergia tra più territori. I continui cambiamenti a livello legislativo non
hanno di certo facilitato il processo di costituzione e di definizione delle
attività da svolgere all'interno delle Unioni. Ma grazie all'unità di
intenti tra tutti gli amministratori siamo comunque riusciti ad andare
avanti e i primi risultati si vedono".
Il legislatore nazionale aveva infatti fissato delle scadenze per sviluppare
le Unioni, ma gli obblighi di gestione associata per i piccoli comuni sono
stati prorogati di anno in anno fino a oggi. Le continue proroghe hanno
rallentato lo sviluppo delle gestioni associate. Tuttavia la recente Legge
di Stabilità 2014 e la legge Del Rio, approvata ieri alla Camera, hanno
fissato alla fine del 2014 il termine ultimo per avviare le gestioni
associate.
"Il ciriacese-basso canavese è un’area strategica della futura Città
Metropolitana di Torino - spiega Francesco Brizio -. E' un punto di
riferimento importante tra il capoluogo, la prima cintura nord-ovest e le
Valli di Lanzo. Lavorando in modo sinergico, grazie all'Unione dei Comuni,
potremo avere un ruolo significativo in questo contesto, cercando di far
sentire la nostra voce in un contesto metropolitano sempre più complesso".
Il Piano Strategico 2012-2014, che l’Unione ha approvato lo scorso anno, ha
permesso di mettere a punto tutti gli atti preparatori all'operatività
dell'Unione e di disegnare l’organizzazione dell'ente. Ora si passa alla
fase gestionale: "C'è stata una prima selezione interna tra i dipendenti di
tutti i Comuni che hanno deciso di lavorare, per una parte del loro tempo,
per l'Unione del Ciriacese e del Basso Canavese. Questo primo passo ci
permetterà di dare concretezza a quanto fino ad oggi abbiamo progettato.
Lavoriamo anche a un aggiornamento del Piano Strategico per definire al
meglio compiti e modalità di lavoro. INoltre, man mano che verranno definite
le scadenze per gestire le restanti funzioni, seguiranno nuovi bandi per il
reclutamento del personale, fino al completamento dell'organico".
Fino al 30 giugno proseguirà dunque la messa a punto degli strumenti
organizzativi, contemporaneamente si darà il via alla gestione della
Centrale Unica di Committenza e all’integrazione dei sistemi informatici.
"Grazie alla Centrale Unica di Committenza potremo avere significativi
risultati, in termini di risparmi sugli appalti. - conclude Brizio -. In
altre parole, il 2014 e il 2015 saranno gli anni della piena operatività
dell’Unione. Sarà anche importante stabilire, in vista della nascita della
Città Metropolitana, sempre maggiori relazioni con le aree limitrofe, dalle
Valli di Lanzo a tutto il Canavese, per dare sempre più valore alle esigenze
e alle necessità dei nostri territori".
L’Unione più operativa: arrivano dai Comuni i primi dipendenti
Dal 1° aprile 2014, per l'Unione del Ciriacese e del Basso Canavese, prende
il via la Presidenza del Sindaco di Cirié, Francesco Brizio.
Si tratta della terza presidenza, che segue quella di Roberto Viano e di
Eligio Chiaudano.
"In questi anni l'Unione è cresciuta e si è consolidata - spiega Francesco
Brizio -. Abbiamo saputo tradurre in realtà un lavoro di collaborazione e di
sinergia tra più territori. I continui cambiamenti a livello legislativo non
hanno di certo facilitato il processo di costituzione e di definizione delle
attività da svolgere all'interno delle Unioni. Ma grazie all'unità di
intenti tra tutti gli amministratori siamo comunque riusciti ad andare
avanti e i primi risultati si vedono".
Il legislatore nazionale aveva infatti fissato delle scadenze per sviluppare
le Unioni, ma gli obblighi di gestione associata per i piccoli comuni sono
stati prorogati di anno in anno fino a oggi. Le continue proroghe hanno
rallentato lo sviluppo delle gestioni associate. Tuttavia la recente Legge
di Stabilità 2014 e la legge Del Rio, approvata ieri alla Camera, hanno
fissato alla fine del 2014 il termine ultimo per avviare le gestioni
associate.
"Il ciriacese-basso canavese è un’area strategica della futura Città
Metropolitana di Torino - spiega Francesco Brizio -. E' un punto di
riferimento importante tra il capoluogo, la prima cintura nord-ovest e le
Valli di Lanzo. Lavorando in modo sinergico, grazie all'Unione dei Comuni,
potremo avere un ruolo significativo in questo contesto, cercando di far
sentire la nostra voce in un contesto metropolitano sempre più complesso".
Il Piano Strategico 2012-2014, che l’Unione ha approvato lo scorso anno, ha
permesso di mettere a punto tutti gli atti preparatori all'operatività
dell'Unione e di disegnare l’organizzazione dell'ente. Ora si passa alla
fase gestionale: "C'è stata una prima selezione interna tra i dipendenti di
tutti i Comuni che hanno deciso di lavorare, per una parte del loro tempo,
per l'Unione del Ciriacese e del Basso Canavese. Questo primo passo ci
permetterà di dare concretezza a quanto fino ad oggi abbiamo progettato.
Lavoriamo anche a un aggiornamento del Piano Strategico per definire al
meglio compiti e modalità di lavoro. INoltre, man mano che verranno definite
le scadenze per gestire le restanti funzioni, seguiranno nuovi bandi per il
reclutamento del personale, fino al completamento dell'organico".
Fino al 30 giugno proseguirà dunque la messa a punto degli strumenti
organizzativi, contemporaneamente si darà il via alla gestione della
Centrale Unica di Committenza e all’integrazione dei sistemi informatici.
"Grazie alla Centrale Unica di Committenza potremo avere significativi
risultati, in termini di risparmi sugli appalti. - conclude Brizio -. In
altre parole, il 2014 e il 2015 saranno gli anni della piena operatività
dell’Unione. Sarà anche importante stabilire, in vista della nascita della
Città Metropolitana, sempre maggiori relazioni con le aree limitrofe, dalle
Valli di Lanzo a tutto il Canavese, per dare sempre più valore alle esigenze
e alle necessità dei nostri territori".